Progetto vincente - RIQUALIFICAZIONE MERCATO GIMMA - PIAZZA GIMMA (ROMA)
Il progetto prevede la riqualificazione del Mercato Savoia, meglio conosciuto come Mercato Gimma in Piazza Gimma (Roma) adiacente a Viale Libia.
Il logo e il design delle insegne, sia esterne che interne, tengono conto del contesto urbano in cui è immerso il Mercato e il suo concept minimal è strettamente connesso alle radici del quartiere africano e dell'Urbe.
Nel logo, viene proposta una rivisitazione sotto forma di schizzo dell'edificio in uno stile vintage.
Il logo e il design delle insegne, sia esterne che interne, tengono conto del contesto urbano in cui è immerso il Mercato e il suo concept minimal è strettamente connesso alle radici del quartiere africano e dell'Urbe.
Nel logo, viene proposta una rivisitazione sotto forma di schizzo dell'edificio in uno stile vintage.
Concorso "GROSSETO PROGETTARE IL PRESENTE"
Identificabile come una zona filtro tra città storica ed aggregato urbano di epoca contemporanea, Piazza dei Caduti di Nassiriya costituisce un ambito di notevole interesse urbanistico e paesaggistico, grazie alla collocazione a ridosso delle antiche Mura Medicee ma al tempo stesso a diretto contatto con il tessuto
cittadino sviluppatosi nel secolo scorso.
Obiettivo è rendere i cittadini dei fruitori di tale spazio in quanto piacevole sia per una breve sosta, sia per svolgere attività ludico-motorie, che come semplice percorso di attraversamento urbano, restituendo alla piazza la sua identità comunitaria e di socializzazione. Alla base del progetto si trovano quindi due principi: da una parte l'esigenza oggettiva di riqualificazione di uno spazio attualmente privo di una specifica connotazione, dall'altra, invece, la volontà di dare forma ad un luogo la cui articolazione e multifunzionalità siano tali da restituire ai cittadini un luogo dove stare. Altro aspetto preso in considerazione è stata infine la necessità di valorizzare l'essenza di questo vuoto urbano, il quale, ospitando al suo interno il monumento ai caduti della strage di Nassiriya, è anche un luogo della memoria collettiva. Proprio a tal fine, il progetto è articolato in modo tale da integrare il monumento ai caduti nel nuovo parterre, orientando verso di esso i percorsi principali di attraversamento della piazza.
Analizzando lo stato di fatto si è scelto di assumere come assi generatori del progetto le due direzioni principali di accesso all'area, e, in analogia ad un racconto, essa è strutturata secondo una sequenza di episodi successivi interconnessi, aventi ognuno una specifica identità funzionale e dislocati attorno ad un percorso centrale che connette in senso longitudinale i due ingressi principali: la gradonata da Via Amiata, e l'accesso da Via Fossombroni.
Il disegno della piazza è il risultato della sovrapposizione di più sistemi, i cui elementi compositivi sono identificabili in superfici, linee e punti, la cui interazione genera una vera e propria trama : il sistema dei parterre pavimentati, adibiti a percorsi di attraversamento, il sistema delle aree in legno, pensate per ospitare delle zone per la sosta e l'incontro, il sistema del playground, composto da una serie di ambiti destinati ad attività ludico-motorie, ed infine il sistema del verde, che intaglia il parterre accentuandone i cambi di direzione, la dinamicità e l'articolazione stessa dei percorsi.
L'articolazione del parterre può essere letta anche dal punto di vista dei flussi, ovvero tramite percorsi "tematici" il cui itinerario può essere identificato in base alle aree attraversate: un flusso ripercorre il sistema delle aree in legno destinate alla sosta e al relax, un secondo flusso coincidente con il percorso di attraversamento vero e proprio, ripercorre il settore centrale della piazza e conduce al monumento ai caduti di Nassiriya; infine un terzo flusso ricalca l'articolazione del sistema del playground. Ne deriva quindi un sistema di sistemi, ovvero una successione di episodi interconnessi, la cui struttura complessiva è articolata in modo tale da rendere ogni ambito parte integrante di un disegno unitario.
cittadino sviluppatosi nel secolo scorso.
Obiettivo è rendere i cittadini dei fruitori di tale spazio in quanto piacevole sia per una breve sosta, sia per svolgere attività ludico-motorie, che come semplice percorso di attraversamento urbano, restituendo alla piazza la sua identità comunitaria e di socializzazione. Alla base del progetto si trovano quindi due principi: da una parte l'esigenza oggettiva di riqualificazione di uno spazio attualmente privo di una specifica connotazione, dall'altra, invece, la volontà di dare forma ad un luogo la cui articolazione e multifunzionalità siano tali da restituire ai cittadini un luogo dove stare. Altro aspetto preso in considerazione è stata infine la necessità di valorizzare l'essenza di questo vuoto urbano, il quale, ospitando al suo interno il monumento ai caduti della strage di Nassiriya, è anche un luogo della memoria collettiva. Proprio a tal fine, il progetto è articolato in modo tale da integrare il monumento ai caduti nel nuovo parterre, orientando verso di esso i percorsi principali di attraversamento della piazza.
Analizzando lo stato di fatto si è scelto di assumere come assi generatori del progetto le due direzioni principali di accesso all'area, e, in analogia ad un racconto, essa è strutturata secondo una sequenza di episodi successivi interconnessi, aventi ognuno una specifica identità funzionale e dislocati attorno ad un percorso centrale che connette in senso longitudinale i due ingressi principali: la gradonata da Via Amiata, e l'accesso da Via Fossombroni.
Il disegno della piazza è il risultato della sovrapposizione di più sistemi, i cui elementi compositivi sono identificabili in superfici, linee e punti, la cui interazione genera una vera e propria trama : il sistema dei parterre pavimentati, adibiti a percorsi di attraversamento, il sistema delle aree in legno, pensate per ospitare delle zone per la sosta e l'incontro, il sistema del playground, composto da una serie di ambiti destinati ad attività ludico-motorie, ed infine il sistema del verde, che intaglia il parterre accentuandone i cambi di direzione, la dinamicità e l'articolazione stessa dei percorsi.
L'articolazione del parterre può essere letta anche dal punto di vista dei flussi, ovvero tramite percorsi "tematici" il cui itinerario può essere identificato in base alle aree attraversate: un flusso ripercorre il sistema delle aree in legno destinate alla sosta e al relax, un secondo flusso coincidente con il percorso di attraversamento vero e proprio, ripercorre il settore centrale della piazza e conduce al monumento ai caduti di Nassiriya; infine un terzo flusso ricalca l'articolazione del sistema del playground. Ne deriva quindi un sistema di sistemi, ovvero una successione di episodi interconnessi, la cui struttura complessiva è articolata in modo tale da rendere ogni ambito parte integrante di un disegno unitario.
Concorso HOUSE IN ROME
Concorso GIARDINO INDIPENDENTE SAN TEODORO
Concorso REVIEW - SEARCH AND DESTROY - Everland
EVERLAND
The Isola Tiberina for what it is
This project concerns The Fatebenefratelli Hospital located on Isola Tiberina.
After examining carefully the site, we see how pre-existing buildings don't actually enhance the place and its suggestive and historical view; therefore, passing by the Tiber banks, nowadays visitors are not able to recognize the island for what it is.
For these reasons, the aims of the work are to:
1- Enable the view from bank to bank ensuring the visual experience of the place
2- Redesign the whole building in a contemporary approach in order to improve its user friendliness
3- Reveal the coexistence between past and present: a new hospital in front of the ancient San Bartolomeo church. As the river flows, from top (the new building) to down (the old church), the meaningful message is revealed: what is new has always to looks at what is older, especially in Rome, a city full of time shifting scenarios.
The whole building is composed by a light box made by steel frame and glass: we can find the First Aid on the ground floor, the new Hospital is 12 metres upper in order to create a frame through with seeing bank to bank. Tthese are linked by lifts and stairs.
On the ground floor behind the First Aid, there are a botanical garden and a green area.
The north facade of this new building looks towards the Altare della Patria, one of the most impressive symbols at the centre of the City; the south facade looks towards Viale Trastevere.
The Isola Tiberina for what it is
This project concerns The Fatebenefratelli Hospital located on Isola Tiberina.
After examining carefully the site, we see how pre-existing buildings don't actually enhance the place and its suggestive and historical view; therefore, passing by the Tiber banks, nowadays visitors are not able to recognize the island for what it is.
For these reasons, the aims of the work are to:
1- Enable the view from bank to bank ensuring the visual experience of the place
2- Redesign the whole building in a contemporary approach in order to improve its user friendliness
3- Reveal the coexistence between past and present: a new hospital in front of the ancient San Bartolomeo church. As the river flows, from top (the new building) to down (the old church), the meaningful message is revealed: what is new has always to looks at what is older, especially in Rome, a city full of time shifting scenarios.
The whole building is composed by a light box made by steel frame and glass: we can find the First Aid on the ground floor, the new Hospital is 12 metres upper in order to create a frame through with seeing bank to bank. Tthese are linked by lifts and stairs.
On the ground floor behind the First Aid, there are a botanical garden and a green area.
The north facade of this new building looks towards the Altare della Patria, one of the most impressive symbols at the centre of the City; the south facade looks towards Viale Trastevere.