LA CITTÀ INTERCOMUNALE NOMENTANA : LINEE GUIDA PER UN PIANO DI MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il lavoro riguarda lo studio delle città di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova e l'importanza della Via Nomentana che le attraversa.
Ciò che propongo è la trasformazione della Via Nomentana da asse di connessione territoriale ad asse urbano, con la conseguente riqualificazione dei centri attraversati ed il recupero di vivibilità all'interno di questi.
1. ANALISI DELLO STATO DI FATTO
Permette di inquadrare l'area di studio. La prima immagine, tratta dal PTPG, l'area è localizzata a Nord-Est di Roma, fuori dal Grande Raccordo Anulare, e collegata alla Capitale tramite due assi fondamentali: Via Nomentana e Via Salaria.
Il primo obiettivo del PTPG, e punto di partenza della mia Tesi, è lo sviluppo di una città che sia intercomunale dal punto di vista funzionale, cioè nella quale i tre centri si comportano come un'unica entità (facile comunicazione, collegamenti, mobilità) e policentrica dal punto di vista morfologico, per preservare le fasce verdi che attualmente separano i tre centri.
Il piano si compone di 4 sistemi:
1- sistema della mobilità
2- sistema ambientale
3- sistema insediativo morfologico
4- sistema insediativo funzionale
Il mio lavoro è focalizzato sul miglioramento del sistema della mobilità, per consentire uno sviluppo sostenibile del sistema di trasporti, aspetto ancora mancante nel PTPG. Gli altri sistemi verranno comunque trattati per completezza.
Scendendo nel dettaglio, (parte destra della tavola 1) vi è una vista aerea dell'attuale conformazione dei tre centri cittadini di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova. Per fare emergere le ragioni del mio intervento,ho effettuato una ricerca scegliendo tre figure fondamentali a cui sottoporre un'intervista, per coprire tutti i punti di vista di chi vive la città, che sono:
1- i cittadini
2- gli urbanisti
3- le amministrazioni
Per quanto riguarda i cittadini, è emersa l'inadeguatezza del trasporto pubblico e soprattutto le tratte attuali non soddisfano le necessità di spostamento. Gli urbanisti ritengono che le mancanze derivino dal fatto che le amministrazioni delle tre città non comunichino tra di loro e confermano l'insufficienza del trasporto pubblico. Infine, le amministrazioni risultano concentrate su attività di miglioramento non prioritarie, come per esempio lo sviluppo di servizi sportivi.
2.
A) DIGRESSIONE ESPERIENZA EUROPEA ED ITALIANA
Questa tavola è frutto della mia partecipazione alla “Smart City Exhibition”, convegno che si è tenuto a Bologna. Durante l'incontro si è discusso della situazione attuale della viabilità in Italia ed in Europa. Sono emersi trend generali (urbanizzazione), bisogni critici (garantire una migliore mobilità di merci e persone) e modalità di risposta: sicurezza, sostenibilità e qualità. Ho ricevuto dei documenti elaborati dalla Finmeccanica, che mi sono serviti come spunto di riflessione, soprattutto sul tema del “Muoversi meglio per vivere meglio”, tema che ho voluto applicare per lo studio della Via Nomentana.
B) ANALISI DELLA VIA NOMENTANA
Nella parte destra della tavola mostro il tratto di interesse della Via Nomentana, che si estende per una lunghezza di 12,5 km, evidenziando i punti critici per quanto riguarda la percorribilità ed il traffico. Per esempio qui riporto un'immagine del centro di Fonte Nuova, dove la Via Nomentana penetra nel tessuto della città, causando difficoltà di scorrimento veloce, stretta sezione stradale e conseguente invivibilità delle aree circostanti.
Il tempo di percorrenza risulta essere di 50 minuti, gli istogrammi forniscono informazioni sugli incidenti che si verificano: è interessante sottolineare come la maggior parte di questi avvengano contro ostacoli e tra autovetture, a dimostrazione dell'esistenza di problemi su questo tracciato.
3. STUDIO PARTICOLARE DELLA VIA NOMENTANA
In questa tavola è presentato uno studio particolare della Via Nomentana. Nella parte laterale sinistra viene rappresentata la fisionomia insediativa per tratti che descrive la tipologia del tessuto dei tre centri e sottolinea la loro separazione dovuta alla presenza di fasce verdi. In azzurro il posizionamento dei servizi, lungo il tracciato. La fotosequenza permette la descrizione del paesaggio che si incontra percorrendo la Via Nomentana in entrambe le direzioni, quindi da Nord a Sud e da Sud a Nord. Nella parte bassa ho individuato gli snodi principali, mostrando punti di rilevanza in cui vi è:
1- ampia sezione stradale
2- impossibilità di percorrenza a doppio senso
3- troppo stretta sezione stradale
Infine i quattro profili nella fascia di destra mostrano nel dettaglio la morfologia del territorio. A causa del terreno non pianeggiante, le città hanno avuto uno sviluppo a gradoni, motivando così la difficoltà del tracciato e le strette sezioni.
4. TRE MODELLI PER LO SVILUPPO DELLE LINEE GUIDA
Nel primo, nel quale si hanno flussi di traffico differenziati, è proposta una variante alla via Nomentana, che collega l'area di Mentana direttamente con la Via Salaria e la sostanziale deviazione dell'asse attuale della Via Nomentana, tramite il potenziamento ad asse di connessione territoriale dell'asse esistente. Il risultato che si ottiene è il decongestionamento di uno dei centri.
Nel secondo modello, che propone un ruolo nuovo per la vecchia Via Nomentana, vi è la pianificazione di una variante che unisca direttamente l'area di Fonte Nuova con la Via Salaria, il potenziamento e la nuova progettazione di assi stradali di connessione territoriale, come tangenziali che circondino l'intera città intercomunale e il declassamento da asse di connessione territoriale ad asse urbano della Via Nomentana.
La conseguenza diretta sarà il decongestionamento dei tre centri e la percorribilità del nuovo asse urbano solo dai residenti, così da migliorare le condizione di sostenibilità e tempi di collegamento all'interno della città intercomunale.
Il terzo e ultimo modello propone di moltiplicare la via Nomentana, per rendere i centri più fruibili. Il progetto prevede un sistema di varianti a Nord di Fonte Nuova e Mentana e la formazione di una circonvallazione. Il risultato che si otterrebbe è la diminuzione del traffico in tutta la città intercomunale, con un intervento meno importante nell'area di Monterotondo.
A questo punto ho sviluppato una matrice di valutazione (in alto a destra), composta da sei parametri, valutati secondo una scala cromatica, crescente dal più chiaro al più scuro. Emerge chiaramente la superiorità e la migliore abilità di risoluzione del problema da parte del modello numero 2, che consente una maggiore accessibilità e tutela delle aree verdi, e la possibilità di sviluppare un piano di mobilità sostenibile.
5. LA VARIANTE PROPOSTA
La tavola rappresenta il dettaglio del modello scelto, che, come abbiamo già detto, trasforma la Via Nomentana in un asse urbano percorribile esclusivamente dai residenti. Propongo quindi una variante al mosaico di PRG e al PTPG, presentando degli interventi ai due documenti fondamentali: il mosaico dei PRG e il PTPG.
Gli interventi proposti al mosaico dei PRG sono 25, tra i più importanti:
- individuazione degli Smart Park: aree destinate a parcheggi di attestamento per i non residenti, aree di capolinea, di scarico e carico merci ed aree commerciali
- individuazione di sedi universitarie distaccate in edifici dismessi
- potenziamento delle aree verdi di connessione ambientale
- diminuzione delle aree per le nuove espansioni del tessuto cittadino, a vantaggio delle aree agricole
Per quanto riguarda il PTPG, gli interventi proposti sono 20 e sono legati ad assi e nodi di riqualificazione urbana. Ciò che emerge particolarmente tra le mie proposte è il rafforzamento dei corridoi ambientali che permettono la connessione tra le riserve naturali che circondano la città intercomunale.
6. IL PROGETTO (Profonda analisi)
Individuo la triplice natura della città intercomunale:
a) città dei centri storici, rappresenta quella parte della città intercomunale che torna a vivere e ad essere cuore pulsante
b) città dei centri urbani, che rappresenta quella parte oggetto di analisi per la riqualificazione dei quartieri in degrado
c) la città dei luoghi centrali naturali, che rappresenta le riserve naturali che circondano la città intercomunale
Dall'unione di queste tre componenti si ottiene quella che viene chiamata la città intercomunale policentrica. Gli obbiettivi del mio lavoro sono in particolar modo 5, al fine di pianificare una mobilità sostenibile,per un recupero della vivibilità e del senso di appartenenza ai luoghi:
1. la progettazione di una rete sostenibile della mobilità
2. non ampliamento della città, ma la sua trasformazione
3. la valorizzazione dei centri storici
4. riqualificazione del tessuto consolidato
5. progettazione di corridoi verdi
Condizione necessaria per lo sviluppo di questo progetto è il declassamento ad asse urbano della Via Nomentana, tramite l'utilizzo di Smart Park posizionati in punti strategici, potenziamento degli assi circostanti ad assi di connessione territoriale e l'individuazione della variante che connette Fonte Nuova alla Via Salaria.
L'intervento che presento risulta tripartito, e si compone di:
→ Interventi sul sistema infrastrutturale
→ Interventi sulla tutela e valorizzazione delle riserve naturale
→ Interventi di riqualificazione del sistema insediativo urbano
7. APPENDICE
Quest'ultima tavola è un'appendice che si compone di due approfondimenti.
Il primo riguarda le fonti di ispirazione per lo sviluppo del mio progetto, in particolare i Piani Urbani della Mobilità di Trento, Reggio Emilia e Torino, dove si nota la volontà di soddisfare la nuova domanda di mobilità: potenziare il trasporto pubblico e garantire la mobilità a persone in difficoltà.
La seconda parte è un esempio di concretizzazione degli interventi fino ad ora esposti: un abaco degli interventi possibili (due per ogni centro), uno zoom di dettaglio sulle due tipologie di intervento (leggero e invasivo) e infine la rappresentazione di tre possibili paesaggi che si configurerebbero sulla Via Nomentana in seguito all'attualizzazione del progetto proposto.
Ciò che propongo è la trasformazione della Via Nomentana da asse di connessione territoriale ad asse urbano, con la conseguente riqualificazione dei centri attraversati ed il recupero di vivibilità all'interno di questi.
1. ANALISI DELLO STATO DI FATTO
Permette di inquadrare l'area di studio. La prima immagine, tratta dal PTPG, l'area è localizzata a Nord-Est di Roma, fuori dal Grande Raccordo Anulare, e collegata alla Capitale tramite due assi fondamentali: Via Nomentana e Via Salaria.
Il primo obiettivo del PTPG, e punto di partenza della mia Tesi, è lo sviluppo di una città che sia intercomunale dal punto di vista funzionale, cioè nella quale i tre centri si comportano come un'unica entità (facile comunicazione, collegamenti, mobilità) e policentrica dal punto di vista morfologico, per preservare le fasce verdi che attualmente separano i tre centri.
Il piano si compone di 4 sistemi:
1- sistema della mobilità
2- sistema ambientale
3- sistema insediativo morfologico
4- sistema insediativo funzionale
Il mio lavoro è focalizzato sul miglioramento del sistema della mobilità, per consentire uno sviluppo sostenibile del sistema di trasporti, aspetto ancora mancante nel PTPG. Gli altri sistemi verranno comunque trattati per completezza.
Scendendo nel dettaglio, (parte destra della tavola 1) vi è una vista aerea dell'attuale conformazione dei tre centri cittadini di Monterotondo, Mentana e Fonte Nuova. Per fare emergere le ragioni del mio intervento,ho effettuato una ricerca scegliendo tre figure fondamentali a cui sottoporre un'intervista, per coprire tutti i punti di vista di chi vive la città, che sono:
1- i cittadini
2- gli urbanisti
3- le amministrazioni
Per quanto riguarda i cittadini, è emersa l'inadeguatezza del trasporto pubblico e soprattutto le tratte attuali non soddisfano le necessità di spostamento. Gli urbanisti ritengono che le mancanze derivino dal fatto che le amministrazioni delle tre città non comunichino tra di loro e confermano l'insufficienza del trasporto pubblico. Infine, le amministrazioni risultano concentrate su attività di miglioramento non prioritarie, come per esempio lo sviluppo di servizi sportivi.
2.
A) DIGRESSIONE ESPERIENZA EUROPEA ED ITALIANA
Questa tavola è frutto della mia partecipazione alla “Smart City Exhibition”, convegno che si è tenuto a Bologna. Durante l'incontro si è discusso della situazione attuale della viabilità in Italia ed in Europa. Sono emersi trend generali (urbanizzazione), bisogni critici (garantire una migliore mobilità di merci e persone) e modalità di risposta: sicurezza, sostenibilità e qualità. Ho ricevuto dei documenti elaborati dalla Finmeccanica, che mi sono serviti come spunto di riflessione, soprattutto sul tema del “Muoversi meglio per vivere meglio”, tema che ho voluto applicare per lo studio della Via Nomentana.
B) ANALISI DELLA VIA NOMENTANA
Nella parte destra della tavola mostro il tratto di interesse della Via Nomentana, che si estende per una lunghezza di 12,5 km, evidenziando i punti critici per quanto riguarda la percorribilità ed il traffico. Per esempio qui riporto un'immagine del centro di Fonte Nuova, dove la Via Nomentana penetra nel tessuto della città, causando difficoltà di scorrimento veloce, stretta sezione stradale e conseguente invivibilità delle aree circostanti.
Il tempo di percorrenza risulta essere di 50 minuti, gli istogrammi forniscono informazioni sugli incidenti che si verificano: è interessante sottolineare come la maggior parte di questi avvengano contro ostacoli e tra autovetture, a dimostrazione dell'esistenza di problemi su questo tracciato.
3. STUDIO PARTICOLARE DELLA VIA NOMENTANA
In questa tavola è presentato uno studio particolare della Via Nomentana. Nella parte laterale sinistra viene rappresentata la fisionomia insediativa per tratti che descrive la tipologia del tessuto dei tre centri e sottolinea la loro separazione dovuta alla presenza di fasce verdi. In azzurro il posizionamento dei servizi, lungo il tracciato. La fotosequenza permette la descrizione del paesaggio che si incontra percorrendo la Via Nomentana in entrambe le direzioni, quindi da Nord a Sud e da Sud a Nord. Nella parte bassa ho individuato gli snodi principali, mostrando punti di rilevanza in cui vi è:
1- ampia sezione stradale
2- impossibilità di percorrenza a doppio senso
3- troppo stretta sezione stradale
Infine i quattro profili nella fascia di destra mostrano nel dettaglio la morfologia del territorio. A causa del terreno non pianeggiante, le città hanno avuto uno sviluppo a gradoni, motivando così la difficoltà del tracciato e le strette sezioni.
4. TRE MODELLI PER LO SVILUPPO DELLE LINEE GUIDA
Nel primo, nel quale si hanno flussi di traffico differenziati, è proposta una variante alla via Nomentana, che collega l'area di Mentana direttamente con la Via Salaria e la sostanziale deviazione dell'asse attuale della Via Nomentana, tramite il potenziamento ad asse di connessione territoriale dell'asse esistente. Il risultato che si ottiene è il decongestionamento di uno dei centri.
Nel secondo modello, che propone un ruolo nuovo per la vecchia Via Nomentana, vi è la pianificazione di una variante che unisca direttamente l'area di Fonte Nuova con la Via Salaria, il potenziamento e la nuova progettazione di assi stradali di connessione territoriale, come tangenziali che circondino l'intera città intercomunale e il declassamento da asse di connessione territoriale ad asse urbano della Via Nomentana.
La conseguenza diretta sarà il decongestionamento dei tre centri e la percorribilità del nuovo asse urbano solo dai residenti, così da migliorare le condizione di sostenibilità e tempi di collegamento all'interno della città intercomunale.
Il terzo e ultimo modello propone di moltiplicare la via Nomentana, per rendere i centri più fruibili. Il progetto prevede un sistema di varianti a Nord di Fonte Nuova e Mentana e la formazione di una circonvallazione. Il risultato che si otterrebbe è la diminuzione del traffico in tutta la città intercomunale, con un intervento meno importante nell'area di Monterotondo.
A questo punto ho sviluppato una matrice di valutazione (in alto a destra), composta da sei parametri, valutati secondo una scala cromatica, crescente dal più chiaro al più scuro. Emerge chiaramente la superiorità e la migliore abilità di risoluzione del problema da parte del modello numero 2, che consente una maggiore accessibilità e tutela delle aree verdi, e la possibilità di sviluppare un piano di mobilità sostenibile.
5. LA VARIANTE PROPOSTA
La tavola rappresenta il dettaglio del modello scelto, che, come abbiamo già detto, trasforma la Via Nomentana in un asse urbano percorribile esclusivamente dai residenti. Propongo quindi una variante al mosaico di PRG e al PTPG, presentando degli interventi ai due documenti fondamentali: il mosaico dei PRG e il PTPG.
Gli interventi proposti al mosaico dei PRG sono 25, tra i più importanti:
- individuazione degli Smart Park: aree destinate a parcheggi di attestamento per i non residenti, aree di capolinea, di scarico e carico merci ed aree commerciali
- individuazione di sedi universitarie distaccate in edifici dismessi
- potenziamento delle aree verdi di connessione ambientale
- diminuzione delle aree per le nuove espansioni del tessuto cittadino, a vantaggio delle aree agricole
Per quanto riguarda il PTPG, gli interventi proposti sono 20 e sono legati ad assi e nodi di riqualificazione urbana. Ciò che emerge particolarmente tra le mie proposte è il rafforzamento dei corridoi ambientali che permettono la connessione tra le riserve naturali che circondano la città intercomunale.
6. IL PROGETTO (Profonda analisi)
Individuo la triplice natura della città intercomunale:
a) città dei centri storici, rappresenta quella parte della città intercomunale che torna a vivere e ad essere cuore pulsante
b) città dei centri urbani, che rappresenta quella parte oggetto di analisi per la riqualificazione dei quartieri in degrado
c) la città dei luoghi centrali naturali, che rappresenta le riserve naturali che circondano la città intercomunale
Dall'unione di queste tre componenti si ottiene quella che viene chiamata la città intercomunale policentrica. Gli obbiettivi del mio lavoro sono in particolar modo 5, al fine di pianificare una mobilità sostenibile,per un recupero della vivibilità e del senso di appartenenza ai luoghi:
1. la progettazione di una rete sostenibile della mobilità
2. non ampliamento della città, ma la sua trasformazione
3. la valorizzazione dei centri storici
4. riqualificazione del tessuto consolidato
5. progettazione di corridoi verdi
Condizione necessaria per lo sviluppo di questo progetto è il declassamento ad asse urbano della Via Nomentana, tramite l'utilizzo di Smart Park posizionati in punti strategici, potenziamento degli assi circostanti ad assi di connessione territoriale e l'individuazione della variante che connette Fonte Nuova alla Via Salaria.
L'intervento che presento risulta tripartito, e si compone di:
→ Interventi sul sistema infrastrutturale
→ Interventi sulla tutela e valorizzazione delle riserve naturale
→ Interventi di riqualificazione del sistema insediativo urbano
7. APPENDICE
Quest'ultima tavola è un'appendice che si compone di due approfondimenti.
Il primo riguarda le fonti di ispirazione per lo sviluppo del mio progetto, in particolare i Piani Urbani della Mobilità di Trento, Reggio Emilia e Torino, dove si nota la volontà di soddisfare la nuova domanda di mobilità: potenziare il trasporto pubblico e garantire la mobilità a persone in difficoltà.
La seconda parte è un esempio di concretizzazione degli interventi fino ad ora esposti: un abaco degli interventi possibili (due per ogni centro), uno zoom di dettaglio sulle due tipologie di intervento (leggero e invasivo) e infine la rappresentazione di tre possibili paesaggi che si configurerebbero sulla Via Nomentana in seguito all'attualizzazione del progetto proposto.
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Tutti i diritti sono riservati. Le immagini presenti e le sezioni di questo sito non potranno essere riprodotte, trasmesse o copiate in ogni forma senza preventiva autorizzazione scritta dell'Arch.Marco Bartolucci.
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